Sono già numerose le regioni che fin dai primi giorni di vigenza del nuovo codice hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il D.Lgs.163/2006.
In particolare le Regioni Lazio, Abruzzo, Toscana, Veneto e la Provincia autonoma di Trento hanno presentato ricorso motivandolo con la asserita invasione da parte del Codice della sfera di competenza legislativa degli enti locali: in materia di appalti pubblici, infatti, la competenza è concorrente, per cui lo Stato dovrebbe limitarsi a dettare norme generali, lasciando alle autonomie la definizione della disciplina di dettaglio.
Si può dunque vedere in questa decisione un nuovo parere negativo espresso dalle regioni sul codice, parere che segue quello già espresso in sede di conferenza unificata.